COVID-19: I Progressisti europei esortano l’Eurogruppo ad adottare un ampio piano di ripresa economica

16 March 2020
COVID-19: I Progressisti europei esortano l’Eurogruppo ad adottare un ampio piano di ripresa economica

La presidente dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, Iratxe García, il presidente del PSE, Sergei Stanishev, ed il presidente del Gruppo PSE al Comitato delle Regioni, Christophe Rouillon, hanno scritto una lettera aperta all’Eurogruppo chiedendo di agire per mitigare l’impatto socioeconomico dell’epidemia COVID-19 in Europa.

La lettera accoglie con favore i passi già intrapresi dalla Commissione e dalla Banca centrale europea, ma indica tuttavia ulteriori misure progressive che devono essere adottate:

“Chiediamo un piano di ripresa economica a livello europeo contro il COVID-19, con una strategia consolidata e coerente per la rapida mobilitazione dei diversi strumenti UE disponibili a sostegno delle persone, delle PMI e dell’attività produttiva.

“Il fondo azionario della Banca europea per gli investimenti deve essere aumentato, e soprattutto il potenziale offerto dal Meccanismo europeo di stabilità deve essere utilizzato attraverso una linea di credito obbligatoria per finanziare uno strumento di investimento comune. Esortiamo l’Eurogruppo a presentare un adeguato pacchetto di incentivi concordato a livello europeo.

“Per proteggere la vita delle persone e la loro salute, la lettera esorta anche l’UE ad adottare misure per garantire che nessuno debba scegliere tra proteggere sé stesso e i propri cari o mantenere il proprio lavoro. L’UE deve rafforzare immediatamente la propria capacità fiscale ed attuare un programma di riassicurazione contro la disoccupazione per far fronte a qualsiasi shock socioeconomico che i paesi dell’UE si trovino ad affrontare a causa della pandemia.

“Noi - PSE, S&D e PSE del Comitato europeo delle regioni - riteniamo che coloro che lottano contro il COVID-19 ed i suoi effetti debbano sentire che l’UE sta facendo tutto il necessario per proteggerli. L’UE deve inviare un segnale forte di unità e solidarietà. Con la giusta risposta, l’UE può uscire da questo periodo difficile ancora più forte.”

LETTERA APERTA AI MINISTRI DELL’EUROGRUPPO

Chiediamo all’Eurogruppo di adottare un ampio piano di ripresa economica!

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l’Europa epicentro dell’epidemia COVID-19. Quella che solo poche settimane fa sembrava una lontana emergenza di sanità pubblica in un altro continente, sta avendo ora pesanti ripercussioni sulla salute e sulla vita dei cittadini europei.

Il nostro continente non ha affrontato un periodo così sconvolgente dalla seconda guerra mondiale. Non sono solo la salute, l’economia e il tessuto sociale dell’Europa a essere a rischio, ma anche le fondamenta dell’Unione europea.

Ci troviamo di fronte a un nemico comune e invisibile che non conosce confini. Un nemico che sta già danneggiando l’essenza stessa dell’Unione europea e le sue quattro libertà: la circolazione di merci, servizi, capitali e persone. Il mercato unico dell’UE e lo spazio Schengen sono già sotto tensione, e le risposte unilaterali di alcuni stati membri stanno mettendo ulteriormente a repentaglio le possibilità di contenere con successo questa pandemia.

L’Eurogruppo ha un ruolo fondamentale da svolgere nella risposta a questa crisi. Se non riesce a dimostrare determinazione, coordinamento e solidarietà ora, il COVID-19 potrebbe innescare una recessione economica senza precedenti, con conseguenze imprevedibili tanto sul piano sociale che su quello politico.

Accogliamo con favore le prime misure proposte dalla Commissione europea e dalla Banca centrale europea. Tuttavia, entrambe le istituzioni riconoscono che senza una risposta fiscale massiccia, coordinata e comune a livello UE, queste proposte saranno come piccole gocce in un oceano. Siamo lieti che la Commissione abbia accolto la nostra richiesta di sfruttare appieno la flessibilità del Patto di stabilità e crescita, che, se utilizzato in modo coordinato, contribuirà ad attenuare gli effetti di una grave recessione economica. Tuttavia, soltanto questo non sarà sufficiente.

Se la crisi finanziaria del 2008 ci ha insegnato qualcosa è che la politica monetaria da sola non può fare tutto il lavoro, e che le misure nazionali da sole non sono sufficienti. Sappiamo invece per esperienza che agire velocemente e in maniera coordinata è l’unica risposta efficace a una crisi che ci riguarda tutti direttamente.

Per questo chiediamo un piano di ripresa economica a livello europeo per il COVID-19, con una strategia consolidata e coerente per la rapida mobilitazione dei diversi strumenti comunitari disponibili a sostegno delle persone, delle PMI e dell’attività produttiva. Questo piano deve includere la Banca centrale europea, il Fondo europeo per gli investimenti, il meccanismo europeo di stabilità e altri strumenti dell’Unione bancaria. Prima lo si fa e più sarà possibile limitare l’impatto socioeconomico del COVID-19.

Il fondo azionario della Banca europea per gli investimenti deve essere aumentato e, soprattutto, il potenziale offerto dal meccanismo europeo di stabilità deve essere utilizzato attraverso una linea di credito obbligatoria volta a finanziare uno strumento comune di investimento. Esortiamo dunque l’Eurogruppo a presentare un pacchetto di stimoli adeguato e coordinato a livello europeo. Questo strumento deve essere finanziato tramite il MES e tutti gli stati membri devono poter prenderne parte.

In primo luogo, dobbiamo proteggere la vita e la salute delle persone. Ma dobbiamo anche fare in modo che i cittadini possano tornare al lavoro dopo la fine della pandemia. Nessuno dovrebbe scegliere tra proteggere se stesso e i propri cari, o mantenere il proprio lavoro, mettendo potenzialmente se stessi e gli altri a rischio. Ecco perché chiediamo l’attuazione urgente di un programma di riassicurazione contro la disoccupazione. Se adeguatamente finanziato, sarebbe lo strumento naturale per affrontare lo shock socioeconomico che i paesi dell’UE stanno affrontando a causa dell’epidemia.

Dobbiamo ricordarci tutti che esistono vite umane oltre i deficit, i debiti sovrani, i modelli macroeconomici ed i miopi interessi nazionali. Più che i mercati finanziari, tutti coloro che lottano contro il COVID-19 e i suoi effetti devono sentire che l’UE sta facendo tutto il necessario per proteggerli. L’Unione europea ha l’opportunità di inviare un segnale forte di unità e solidarietà. Con la giusta risposta, possiamo uscire da questo periodo difficile ancora più forti.

 

Iratxe García, presidente del Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo

Christophe Rouillon, presidente del Gruppo PSE nel Comitato europeo delle regioni

Sergei Stanishev, presidente del Partito Socialista Europeo (PSE)

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