In questa intervista, Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana, spiega come la Toscana sia all'avanguardia nei progetti di empowerment giovanile. Giovanisì è il principale progetto che lavora per garantire ai giovani l'accesso agli strumenti per diventare indipendenti.
L'intervista fa parte della nostra serie di interviste “Giovani per l'Europa, Europa per i giovani”, che mette sotto i riflettori le numerose iniziative di ispirazione attuate da città e regioni progressiste in Europa in relazione alle politiche giovanili.
Perché la vostra regione è una regione progressista quando si tratta di empowerment dei giovani in politica?
La mia regione ha storicamente investito nel coinvolgimento e nel sostegno dei giovani, crediamo che le nostre ragazze e i nostri ragazzi saranno l’anima della Toscana che verrà e vogliamo metterli nelle migliori condizioni per affrontare e vincere le sfide che abbiamo davanti.
Tra le numerose iniziative messe in campo dalla Regione Toscana per sostenere le giovani generazioni, Giovanisì è una delle più importanti. Si tratta di un progetto nato con l’obiettivo principale di favorire il processo di transizione dei giovani verso l’autonomia, attraverso il potenziamento e la promozione delle opportunità legate al diritto allo studio e alla formazione, il sostegno a percorsi per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e la facilitazione per l’avvio di start up.
L’altra iniziativa che la mia regione ha messo in campo nel 2011 è l’istituzione del Parlamento regionale degli studenti (Legge regionale 28 luglio 2011, n. 34), un organo democratico composto da 60 studenti che rappresentano gli studenti degli istituti secondari di secondo grado della Toscana.
Il Parlamento viene eletto ogni due anni e persegue le seguenti finalità:
- promuove la partecipazione dei giovani all’attività istituzionale e amministrativa del Consiglio regionale della Toscana;
- promuove ed elabora progetti di cittadinanza attiva;
- promuove rapporti di collaborazione con le istituzioni scolastiche del territorio e altri soggetti istituzionali;
- diffonde la conoscenza delle sue attività attraverso appositi canali di comunicazione e incontri con gli istituti di istruzione secondaria superiore di provenienza.
Potete condividere con noi un progetto di successo che avete messo in atto per dare potere ai giovani nella vostra regione?
Regione Toscana ha lanciato nel 2011 Giovanisì, un grande progetto nel quale credo moltissimo, creato per sostenere attivamente l’autonomia dei giovani. Il progetto rappresenta un sistema di opportunità suddiviso in 7 aree: tirocini, casa, servizio civile, impresa, studio e formazione, lavoro e Giovanisì+ (partecipazione, cultura, legalità, sociale e sport).
Giovanisì, nel corso dei suoi 11 anni di vita, ha offerto opportunità concrete per oltre 460.000 giovani con più di 1,4 miliardi di euro di risorse impegnate.
Il 5 novembre scorso, abbiamo organizzato in occasione dell’Anno Europeo dei Giovani, il Next Generation Fest, un evento che ha riunito a Firenze oltre 5 000ragazze e ragazzi, per discutere di Europa, Innovazione, Digitale, Sostenibilità, Creatività, Inclusione e Cittadinanza.
Secondo lei, quali dovrebbero essere le 3 priorità chiave per la famiglia progressista europea quando si tratta di politiche giovanili?
Penso che la solidarietà dovrà rimanere la nostra stella polare, dobbiamo contrastare la cultura dell’individualismo che sta sempre più prendendo campo nelle nostre società. Sostenibilità, lavoro e diritti sono le tre priorità chiave che la famiglia progressista dovrà sviluppare assieme alle giovani generazioni. Negli ultimi decenni abbiamo assistito a cambiamenti radicali che ci chiedono una svolta decisa e solidale per costruire una società giusta e sostenibile.
Quale crede sia il ruolo che i giovani possono svolgere nelle elezioni europee del 2024?
Fondamentale! Credo che i giovani debbano essere i protagonisti nella costruzione di un’alternativa forte alla proposta politica messa in campo dal fronte conservatore. Negli ultimi anni alcune forze di destra in Europa e negli USA hanno promosso un modello di società basata sul patriarcato, oltre a presentare proposte di legge che mettono in discussione diritti come l’aborto e il divorzio.
L’analisi delle criticità e la costruzione di una società sostenibile, giusta e solidale ha bisogno delle idee e delle energie delle giovani generazioni, loro dovranno essere i protagonisti nei processi di analisi, elaborazione e comunicazione delle nostre idee, portandole porta a porta e sfruttando a pieno i social media.
© Photo credits: Regione Toscana, nelle foto Eugenio Giani